Aprile 25, 2024

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L'”effetto valanga”: l’avvertimento della SAI sul bilancio federale

L'”effetto valanga”: l’avvertimento della SAI sul bilancio federale

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IlL’Ufficio di verifica ha avvertito il Parlamento della gravità dell’effetto valanga del debito pubblico nella sua relazione sul bilancio 2023.


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Il rapporto debito pubblico del Belgio scenderà dal 105,3% del PIL nel 2022 al 108,2% nel 2023. Per l’entità 1, ovvero il governo federale e la previdenza sociale, scenderà, in assenza di cambiamenti di politica, dall’87,7% del PIL al 93,5% nel 2027 Questo aumento di 5,8 punti percentuali in tre anni è dovuto principalmente al saldo di finanziamento che si svilupperà a -4,5% nel 2027.

Effetto valanga

Dati i tassi di interesse storicamente bassi fino all’inizio di quest’anno, il tasso di interesse implicito nel debito è rimasto ben al di sotto dell’inflazione. Pertanto, l’effetto valanga, cioè l’aumento meccanico del debito come il Belgio negli anni ’80, può essere evitato, nonostante la presenza di ampi disavanzi primari e un rallentamento della crescita economica. Nei prossimi anni, secondo la relazione del tribunale, le prospettive sembrano ancora più fosche.

“Il marcato rallentamento dell’inflazione, previsto a partire dal 2024 (1,8%), insieme al potenziale rialzo dei tassi implicito in un aumento di circa 200 punti base (ovvero il 2%) dei tassi di interesse dei mercati finanziari nel 2022, e il prudente disavanzo primario, può creare le condizioni favorevoli all’attivazione dell’effetto valanga”, avverte il tribunale.

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A causa della crisi, anche quest’anno i paesi europei beneficiano di un’umiliante clausola nelle norme che limitano il disavanzo e l’indebitamento pubblico. Ma nel 2024, questo potrebbe essere revocato. A quel punto, “paesi fortemente indebitati come il Belgio saranno tenuti a fornire la prova che stanno compiendo gli sforzi necessari per ridurre il loro debito pubblico entro quattro anni”, afferma la corte.

L’onere per interessi sul debito per il 2022 è stato rivalutato ed è ora di 6,9 miliardi di euro. La Corte dei Conti indica che tali previsioni sono state effettuate sulla base di ipotesi per il mese di settembre 2022. Non è escluso che gli stanziamenti per la copertura degli oneri per interessi subiscano un adeguamento al rialzo. Un aumento dell’1% della curva dei tassi di interesse rappresenterebbe un costo di arbitraggio di 660 milioni di euro l’anno prossimo.