Maggio 18, 2024

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La scrittrice Rachel Khan è stata “licenziata” da Classic Radio per “plagio” | Visualizza

La scrittrice Rachel Khan è stata “licenziata” da Classic Radio per “plagio” |  Visualizza

La scrittrice Rachel Khan, che ha presentato una rubrica quotidiana sull’ambiente nel programma mattutino di Classic Radio da febbraio a maggio, è stata “licenziata” dopo che è stato scoperto il “plagio”, ha detto all’AFP una fonte vicina alla questione, confermando la sua sospensione. Informazioni sul fotogramma.

“Riciclare le colonne è un gesto che salverà il pianeta”, scherza il sito specializzato, rivelando che le colonne di Rachel Khan “sono il risultato del plagio di articoli di giornale e della ripresa di interi clip da altre produzioni”. L’autrice di “Race” denuncia “la mancanza di supervisione della sua rubrica”, considerando che “ha pagato i costi della mancanza di fiducia tra la redazione e la direzione”, secondo le foto di “Arit Sur”.

Delle 28 storie prodotte nell’aprile e nel maggio 2023 che i media hanno ascoltato, “16 includono chiari prestiti da altre opere, con interi passaggi copiati parola per parola” senza “mai citare le fonti originali”, afferma l’articolo.

In una l’editorialista evoca un mondo diviso «in due categorie: quelli che si bagnano e quelli che preferiscono bagnarsi. Insomma, sempre relax contro dinamismo sul lavoro. Una risposta quasi identica a quella di un articolo realizzato un anno e mezzo fa su RTL, in riferimento alle immagini di Arrêt sur.

“Non sapevo come farlo”

Secondo l’articolo sarebbero stati copiati altri media come Le Monde, L’Humanité, una voce di Wikipedia e un articolo del quotidiano Les Echos, sponsorizzato dalla società di distribuzione elettrica Enedis. Tuttavia, secondo Arrêt sur, che ha intervistato l’editoriale alla fine di ottobre, Rachel Khan conferma che “non è stata estromessa, ma lasciata sola”. Crede inoltre che le nostre accuse di plagio siano “serie” e “irrilevanti rispetto a quanto accaduto”.

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Lei si difese dicendo: “All’inizio avrei dovuto scrivere una rubrica sull’arte e l’ambiente, poi mi è stato chiesto di fare una recensione su un giornale”. “Ho mandato i miei sms ai miei capi. Non sapevo come fare, era un esercizio che non avevo mai fatto prima. Ho chiesto di essere accompagnato. Se avessi saputo che non avrei dovuto farlo, avrei “Se avessi davvero rubato, perché continuavano a invitarmi?” ha chiesto, suscitando anche “sfiducia da parte dei giornalisti”.

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