Maggio 6, 2024

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“C’è una certa stanchezza nei confronti della guerra in Ucraina”: Giorgia Meloni vittima di uno scherzo telefonico russo | mondo

“C’è una certa stanchezza nei confronti della guerra in Ucraina”: Giorgia Meloni vittima di uno scherzo telefonico russo |  mondo

Lo scorso settembre, il primo ministro italiano Giorgia Meloni è stato ingannato con una telefonata da due comici russi che fingevano di essere membri della Commissione dell’Unione Africana. Nel corso del colloquio il politico italiano ha parlato senza esclusione di colpi di alcuni temi delicati, in particolare del contrattacco in Ucraina che non ha portato i risultati sperati. Lei in privato ha dichiarato: “Vedo che c’è un po’ di noia, e se devo dire la verità, da tutte le parti”.

Un trucco molto ben realizzato. Il 18 settembre il primo ministro italiano Giorgia Meloni era convinto di parlare al telefono con due membri della Commissione dell’Unione africana. In effetti, c’erano due comici russi – Vladimir Kuznetsov e Alexei Stolyarov (alias Vovan e Lexus) – dall’altra parte del filo. Hanno interrogato il politico su vari argomenti, tra cui l’immigrazione e la guerra in Ucraina. La registrazione della conversazione è stata diffusa alla stampa mercoledì 1° novembre.

Parlando della guerra in Ucraina e delle difficoltà incontrate dai soldati ucraini durante la controffensiva, il primo ministro italiano è rimasto fedele alla sua posizione filoucraina. “Gli ucraini stanno facendo quello che devono fare e ciò che è giusto fare”, ha dichiarato, prima di rendersi conto che “il contrattacco iniziato all’inizio dell’estate non sta andando come previsto e non ha cambiato il corso della guerra”. ‘. Conflitto.”

Giorgia Meloni ha proseguito il suo intervento dicendo che è giunto il momento di trovare una via d’uscita da questa guerra, “perché potrebbe continuare per anni”. Ha aggiunto: “Il problema sta nel trovare un risultato accettabile per entrambe le parti senza distruggere il diritto internazionale. Ha aggiunto: “Ho alcune idee su come affrontare questa situazione, ma sto aspettando il momento giusto per metterle sul tavolo”. Il presidente del Consiglio italiano ha poi parlato di “una certa stanchezza” nei confronti del conflitto. “Vedo che c’è una certa stanchezza, e se devo dire la verità, da tutte le parti”.

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Crisi migratoria

Nel corso della telefonata Giorgia Meloni ha parlato anche della “situazione estremamente difficile a tutti i livelli umanitari, logistici e di sicurezza” relativa all’afflusso di migranti in Italia dall’inizio dell’anno. “Penso che questo flusso potrebbe aumentare a causa dell’evoluzione della situazione in Africa, soprattutto nel Sahel”, ha affermato, prima di attaccare la politica migratoria europea. “Ho appena conosciuto Charles Michel, secondo lui questo è un problema soprattutto da parte italiana.

L’Europa pensa da tempo di poter risolvere il problema lasciando in pace l’Italia. “Quello che non capiscono è che è impossibile”, ha aggiunto. “Il problema è che agli altri non importa. Non hanno nemmeno risposto al telefono quando li ho chiamati. Tutti sono d’accordo che l’Italia dovrebbe risolvere questo problema da sola. È una situazione molto stupida”. Alla fine ha concluso dicendo: “L’Unione Europea dice di capirlo. “Ma quando chiedi loro di stanziare soldi per aiutare, diventa più difficile”.

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