Se la causa per diffamazione è stata in parte disprezzata dai media tradizionali americani, e ancora satura del caso Weinstein e delle ricadute del movimento #MeToo, il grande pubblico ha trovato altri modi per seguire gli ovvi e talvolta disgustosi dibattiti su Amber Heard e Johnny Depp.
Di Maureen Picard
IlIl tribunale di Fairfax non ha il fascino o la serietà delle sue controparti di Los Angeles o New York, ma i suoi dintorni hanno generato molto clamore mediatico in questi giorni da quando è stato aperto il processo per diffamazione a Johnny Depp contro la sua ex ragazza Amber. Ho sentito l’11 aprile. A circa 30 chilometri a ovest di Washington, DC, centinaia di irriducibili fan di Johnny Depp si riversano dalla mattina alla sera per cercare di tifare per il loro idolo. Siamo negli USA, quindi non ci sono limiti, in termini di fantasia e preferenza. Andrea Diaz appare lì ogni giorno, e lo farà fino al presunto completamento del processo, il 27 maggio. Ad accompagnarla ci sono due simpatici alpaca, acquisiti durante la pandemia per visitare la sua piccola città della Virginia e deliziare i bambini isolati a casa.
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