ILL’Union Common Front ha denunciato, venerdì, in un comunicato stampa, l’intenzione di TotalEnergies di unirsi a Couche-Tard per gestire le 619 stazioni di servizio in Belgio e Lussemburgo, affermando che il gruppo sta giocando “lo stesso gioco di Delhaize”. La catena di supermercati ha annunciato la scorsa settimana di voler concedere in franchising i suoi 128 negozi integrati, una decisione che ha fatto arrabbiare sindacati e dipendenti.
Giovedì, il gruppo energetico francese TotalEnergies ha annunciato che la gestione di 619 stazioni di servizio in Belgio e Lussemburgo sarà d’ora in poi effettuata attraverso una joint venture con il gruppo canadese di distribuzione di alimenti e carburanti Couche-Tard. In Germania e nei Paesi Bassi, la rete di quasi 1.600 stazioni di servizio è stata trasferita interamente in Canada. In tutti e quattro i paesi, le stazioni di servizio dovranno continuare a operare con il nome TotalEnergies per almeno cinque anni.
Setca, CNE e CSC Building, Industry & Energy denunciano il “caos e l’incertezza” che regna tra i dipendenti. Secondo Hans Christians di BBTK (la controparte fiamminga di Sitka), la decisione riguarda più di mille persone in Belgio: più di 130 nella sede e 900 nelle stazioni di servizio e nei negozi vicini.
“La differenza con Delhaize è che si tratta di un singolo acquirente. Ma è paragonabile nel senso che l’intera rete viene esternalizzata in una sola volta”, afferma Christian.
Secondo i sindacati, condizioni di lavoro e retribuzione sono garantite solo per un anno dal CCNL 32bis.
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