Luglio 27, 2024

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Questa interfaccia cervello-macchina può leggere la mente!

Questa interfaccia cervello-macchina può leggere la mente!

I ricercatori del California Institute of Technology hanno creato un’interfaccia cervello-macchina in grado di rilevare una serie di parole a cui pensano i volontari. Sebbene i risultati siano ancora preliminari, hanno permesso ai ricercatori di identificare un’area del cervello, il giro sopramarginale, come bersaglio promettente per future interfacce legate al linguaggio.

I computer saranno presto in grado di leggere nel pensiero? Ricercatori di Istituto Caltech Negli Stati Uniti ha presentato solo una facciata cervellocervello– Una macchina in grado di decodificare le parole che le persone pensano. Hanno pubblicato i risultati del loro studio su due volontari ParalizzatoParalizzato Nella rivista La natura del comportamento umano.

Questa non è la prima interfaccia di questo tipo, ma altri studi chiedono ai partecipanti di imitare il parlato per leggere l’attività della corteccia motoria, oppure si accontentano di risposte semplici, sì o no. Qui entrambi i soggetti devono semplicemente dire determinate parole nella loro testa.

Il giro sopramarginale, un nuovo bersaglio per le interfacce cervello-macchina?

L’interfaccia registra i segnali da cellule nervosecellule nervose Grazie individuali a ElettrodiElettrodi Stabilito in GiroGiro Sopramarginale, situato in ConchigliaConchiglia Parietale posteriore. La fase di formazione è durata solo 15 minuti, dopodiché i partecipanti dovevano guardare la parola sullo schermo e pronunciarla senza cercare di pronunciarla. I ricercatori hanno testato un totale di otto parole diverse, comprese due parole nuove. Il sistema ha poi analizzato i segnali provenienti dai neuroni ed è riuscito a identificare correttamente le parole nel 79% dei casi con la prima persona e nel 23% dei casi con la seconda persona.

La percentuale di successo molto più bassa con il secondo paziente può sembrare deludente, ma soprattutto dimostra che l’interfaccia funziona su persone diverse. Può essere generalizzato all’intera popolazione e ad un vocabolario più ampio. Questa è attualmente una prova di concetto e mostra che il giro sopramarginale è un candidato promettente per le interfacce cervello-macchina legate al linguaggio che potrebbero aiutare molti pazienti che hanno perso la capacità di parlare.

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