Luglio 27, 2024

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Più simile al carbone che alla caffettiera italiana, dice “La Republica”.

Più simile al carbone che alla caffettiera italiana, dice “La Republica”.

Chi ama il caffè avrà le sue piccole preferenze: nero o dolce, corto o lungo, arabica o robusta. La tazza di caffeina è elevata come partner al risveglio, il partner perfetto per partecipare a un incontro professionale o amichevole, la digestione perfetta per finire un pasto e un compagno nei nostri piani di viaggio. Pilastro della cultura del paese e di fama internazionale, questo compagno è l’italiano più amato, sia esso ristretto, espresso, lungo, cappuccino o latte. Ma “È davvero il migliore del mondo?” chiede Repubblica Nel testo contrassegnato Posta internazionale. La risposta è “no” e il quotidiano italiano scivola velocemente tra i primi e le parentesi della sua sezione concept.

Profumi originali

Questo “malinteso gastronomico”, come lo chiama lui, sarebbe basato soprattutto su “malafede”, “retorica superficiale”, “sciovinismo goffo” e “forme passivo-aggressive”. Si dice che il caffè italiano sia “il più povero di tutto l’occidente”. Il giornale non riduce le parole. E ha argomenti per causare la sua insoddisfazione per questa truffa culinaria.

Si dice che la qualità del caffè consumato principalmente in Italia sia bassa. Certo, guarda i chicchi di caffè usati nei negozi attraverso la parte esposta della macchina, consiglia l’autore. “Sono neri. Devono essere marroni.” Segno di una frittura scandalosa. Ma acquistando chicchi “cattivi” “acerbi” a basso prezzo, si garantisce ai torrefattori dei bordi convenienti che possono essere offerti agli acquirenti a un “prezzo bassissimo”.

Per saperne di più: Caffè, mercato perenne

“Crediamo fermamente che il nostro espresso sia buono e che i bevitori di caffè in Francia, Germania o Regno Unito siano soddisfatti delle zuppe non bevibili”, ha continuato. Repubblica. Tuttavia, secondo l’autore, i palazzi degli italiani sono soliti gustare una bevanda al gusto di carbone. Tanto che i gusti originali del caffè sarebbero stati dimenticati. Ricorda loro ogni giorno: come “frutta rossa schiacciata”, emettono un “profumo di agrumi” che a volte viene fornito con “spezie fermentate con vino”.

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La nostalgia che pervade quest’area dell’opinione non è finita. Perché perché il caffè riacquisti il ​​suo aroma, gli italiani devono accettare di pagare più di un euro per il loro caffè. “Sfruttamento” e “garantire miseria in tutto il settore, dall’orto al bar, il personale è spesso sottopagato e assunto in nero”, rimarcano quotidianamente, facendo saltare un corridoio nei tanto amati fondi di caffè dagli italiani.