Luglio 27, 2024

Laredazione.eu

Trova tutti gli ultimi articoli e guarda programmi TV, servizi e podcast relativi all'Italia

Più di trenta sono stati uccisi, la maggior parte dei quali donne e bambini, nel bombardamento israeliano di una scuola gestita dalle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza.

Più di trenta sono stati uccisi, la maggior parte dei quali donne e bambini, nel bombardamento israeliano di una scuola gestita dalle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza.

Secondo Medici Senza Frontiere, l’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa sta lottando per curare un “afflusso di pazienti”.

Mercoledì l’esercito israeliano ha detto che le sue forze stavano conducendo operazioni “Sia sopra che sotto terra” A est della città di Deir al-Balah e del campo profughi di Bureij nel centro della Striscia di Gaza. L’operazione è iniziata con attacchi aerei sulle infrastrutture militanti, secondo l’esercito, e poi le forze hanno dichiarato di aver lanciato un attacco aereo. “Operazione giornaliera mirata” In entrambi i campi.

Lo dice Medici Senza Frontiere Medici Senza Frontiere ha affermato che almeno 70 corpi e 300 feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini, sono stati trasferiti martedì e mercoledì all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa, dopo l’ondata di raid israeliani.

La International Charitable Society ha aggiunto, in un post sul sito X, che l’ospedale sta incontrando difficoltà nelle cure “Un afflusso di pazienti, molti dei quali arrivano con gravi ustioni, ferite da schegge, ossa rotte e altre lesioni”.

“L’odore del sangue al pronto soccorso stamattina era insopportabile. C’erano persone distese ovunque, sul pavimento, fuori”., Fai pubblicità su X Karen HosterCoordinatore di MSF a Gaza.

Il sistema sanitario a Gaza è quasi crollato dopo circa otto mesi di guerra. L’ospedale, che prima degli ultimi scioperi curava circa 700 feriti e malati, ha dichiarato mercoledì che uno dei suoi due generatori di corrente aveva smesso di funzionare, mettendo a rischio la sua capacità di far funzionare ventilatori e incubatrici per bambini prematuri.