L’obiettivo è evitare che altri fornitori si trovino in difficoltà finanziarie.
Il fornitore di energia Watts, in gravi difficoltà finanziarie, lunedì ha chiesto ai tribunali protezione dai suoi creditori. È la terza risorsa che si trova in difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia in un breve lasso di tempo. I fornitori Energy2Business e Vlaamse Energieleverancier sono già falliti.
Secondo la Federazione belga delle aziende elettriche e del gas (Febeg), questi problemi sono il risultato di diversi fattori. In particolare, maggiori prezzi di mercato sulle borse a breve termine, maggiori costi di approvvigionamento per i fornitori e grandi costi di sbilanciamento, che, come spiega Vibeg, sono multe che i fornitori pagano quando la quantità di energia che immettono in rete differisce dal consumo finale dei loro griglie. portafoglio clienti. Il sindacato aggiunge che anche la tariffa sociale, estesa all’inizio del 2021 a circa una famiglia su cinque in Belgio, sta contribuendo all’aumento dei costi per i fornitori.
Quindi chiede riforme che “distribuiscano meglio i rischi tra i diversi soggetti che determinano la bolletta energetica”. In particolare Febeg raccomanda di reintrodurre le spese di risoluzione dei contratti energetici a prezzo fisso, rimborsando ai fornitori i costi sostenuti in tariffa sociale e distribuendo il rischio di mancato pagamento per la distribuzione su tutta la filiera. (Responsabili di Rete ed Enti Pubblici).
VEBIG conta 34 membri a pieno titolo, fornendo 7.580 posti di lavoro diretti e rappresentando, nel 2020, un fatturato di circa 16,5 miliardi di euro.
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