Maggio 7, 2024

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Genetica: un ricercatore giapponese crea uova utilizzando cellule di topo maschio

Genetica: un ricercatore giapponese crea uova utilizzando cellule di topo maschio

Katsuhiko Hayashi, un ricercatore giapponese dell’Università di Osaka, ha confermato mercoledì 8 marzo di aver prodotto uova dalle cellule di topi maschi.

Una scoperta che potrebbe rivoluzionare la scienza. Mercoledì 8 marzo, durante una conferenza sulla genetica tenutasi al Crick Institute di Londra (Inghilterra), Katsuhiko Hayashi, ricercatore giapponese dell’Università di Osaka, ha confermato di aver prodotto uova dalle cellule di topi maschi.

La sua ricerca, ancora agli inizi, ha permesso di convertire i cromosomi sessuali maschili XY degli animali in cromosomi XX femminili. Per raggiungere i suoi obiettivi, prende una cellula della pelle da un topo maschio, prima di trasformarla in una cellula staminale. Questa trasformazione ha aperto la strada alla modificazione di un cromosoma originario verso quello del sesso opposto.

Per generalizzare questa spiegazione, lo scienziato ha cancellato il cromosoma Y presente nelle cellule maschili normalmente formate. Quest’ultimo ha sostituito un cromosoma X duplicato. Questa manipolazione ha avuto l’effetto di ottenere i cromosomi XX e non i cromosomi XY che formano le cellule maschili classiche. Questa modifica ha permesso di programmare la cellula staminale per diventare un uovo.

Il processo genetico può essere utilizzato negli esseri umani?

Questa scoperta, che è stata presentata per la pubblicazione sulla rivista scientifica Nature, ha dato alla comunità scientifica la speranza per la fertilità nelle coppie dello stesso sesso e nelle persone con problemi di fertilità.

Pur ammettendo che la sua ricerca su questo argomento era agli inizi, lo scienziato giapponese ha affermato di poter risolvere tutti i problemi legati a questa scoperta entro un decennio, secondo notizie della BBC.

Tuttavia, trasferire questa tecnologia dai topi agli esseri umani potrebbe essere complesso, sia dal punto di vista etico che scientifico.

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“Il lavoro di Hayashi è unico ma affascinante. È ancora più difficile da fare negli esseri umani che nei topi. Non capiamo ancora abbastanza della biologia unica della gametogenesi umana (la formazione delle cellule riproduttive) per replicare il lavoro”, il professor George Daley della Harvard Medical School ha detto ai media britannici Hayashi”.