Partita vietata ai deboli di cuore. Real Madrid – Napoli: appuntamento con la Storia.
La notte da Champions League tra Real Madrid – Napoli non ha ancora illuminato il Santiago Bernabeu ed è già entrata nella storia del calcio. Quello con la maiuscola.
Le strade di Madrid da ore cantano “Oj vita mia” e “Un giorno all’improvviso” lasciandosi trascinare dalla festosa marea azzurra che ha invaso la città iberica.
Il giorno più lungo lo raccontano i tifosi napoletani minuto per minuto, in selfie da condividere sui social con parenti e amici “restati in Patria, all’ombra del Vesuvio”, e i cuori batteranno all’unisono, con medesima intensità, sia dagli ambiti e strapagati seggiolini del Bernabeu come dal divano di casa o dagli scomodi sgabelli di un bar.
Due Città inclini alle passioni, simili in impeto ed ardore si fermeranno alle 20.45, quando scatterà l’inno della Champions e capitan Hamšík e compagni inizieranno a rincorrere quel sogno che trenta anni fa nemmeno il dio Diego riuscì a realizzare.
Un sogno che oggi, alimentato da migliaia di cuori azzurri, quasi non sembra così impossibile, nemmeno a chi come me ha il cuore da sempre di un altro colore.
Perchè a volte vincono anche i Davide contro i Golia e i cuori, si sa battono per gli audaci.
E chi sa che la rivoluzione stasera non la facciano i Masaniello di Maurizio Sarri, lui, che per arrivare al Bernabeu è partito dai campetti della Toscana. Come si fa a non fare il tifo per lui, piuttosto che per il “baciato dalla sorte” Zidane?
E allora……”The Champions
Une grande réunion
Eine große sportliche Veranstaltung
The main event”