Aprile 30, 2024

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Questo astrolabio è pieno di sorprese che uniscono i mondi

Questo astrolabio è pieno di sorprese che uniscono i mondi

Osservando un astrolabio vecchio di circa nove secoli, uno storico notò alcune caratteristiche insolite in questo tipo di oggetto. Lo strumento, realizzato in terre islamiche durante il Medioevo, include simboli ebraici e latini! Con la sua lunga storia può testimoniare una vera e propria rete di scambi scientifici in quel periodo attorno al bacino del Mediterraneo.

Preziosamente conservato da Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo Da Verona, l'astrolabio medievale si rivelò molto più di un “semplice” strumento di misura astronomica. Il dispositivo risale all'XI secoloH Novecento, esaminato attraverso le analisi della dottoressa Federica Gigante, che lavora presso l'Università di Cambridge. In uno studio pubblicato su un gioco messaggero 1Lui è Marzo, la storica presenta le sue osservazioni e ipotesi. Grande interesse tra gli accademici ha suscitato la caratteristica unica del dispositivo, ovvero che è inciso con iscrizioni in latino, arabo ed ebraico. Una particolarità che fa pensare che il corpo fosse ampiamente distribuito nell'Europa meridionale e in tutto il bacino del Mediterraneo. Sarebbe passato di mano in mano, prima di finire nella collezione di un nobile italiano del XVII secolo.H un secolo.

Uno strumento realizzato nell'Andalusia islamica

Sin dall'antica Grecia, gli studiosi hanno sviluppato proiezioni e mappe del paese UniversoUniversoCiò ha causato la creazione di oggetti astronomici speciali nel corso dei secoli. Se l'astrolabio e meccanismi simili esistevano già nel Medioevo, in quest'epoca il loro utilizzo vide una vera e propria rinascita. Dal nonoH Nel XX secolo, durante la dinastia Abbaside, furono creati numerosi strumenti astronomici, tanto che nei musei non mancano gli astrolabi medievali. Anche il reperto conservato a Verona proviene da una delle province del Califfato islamico nel suo periodo d'oro. Il dottor Gigante sottolinea in particolare la somiglianza delle lettere arabe con le lettere arabe stilestile Tra i successi di una persona di nome Ibrahim bin Saeed Al-Sahli, residente a Toledo, tra il 1018 e il 1085. Alcune frasi simili alle istruzioni si riferiscono a latitudinilatitudini Toledo e Cordoba, due città situate rispettivamente nella Spagna centrale e meridionale. È inscritto sulla lastra originale e conferma l'autenticità delle origini dell'astrolabio, che probabilmente fu realizzato nell'XI secolo.H secolo nella penisola iberica.

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Un mistero attraverso i secoli

Sulla base dell'astrolabio sono presenti pitture più recenti, apposte nei secoli successivi alla sua realizzazione. La frase in arabo si riferisce quindi alla latitudine del Nord Africa, che potrebbe trovarsi al livello dell'attuale Maghreb. Ma i glifi ebraici mostrano che l’astrolabio cambiò proprietario nel tempo, poiché attraversò diverse regioni del bacino del Mediterraneo. Sebbene gli astrolabi fossero relativamente diffusi durante il Medioevo, erano oggetti costosi riservati a una parte limitata della popolazione. Tuttavia, il meccanismo di Verona potrebbe essere stato utilizzato da persone che non usavano comunemente gli astrolabi. Il dottor Gigante spiega che alcuni numeri sono scritti per intero (7 prima del “sette”), il che è una pratica insolita, poiché gli astronomi arabi non ricorrono a tale traslitterazione.

La struttura generale diRagnoRagno L'Astrolabio di Verona asserisce che sia stato disegnato nella provincia dell'Andalusia, ma alcuni elementi su questa parte del quadrante rimandano all'Astrolabio Spider di Barcellona, ​​che risale aH secolo e presenta lettere carolingie. Strumento salvato da Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo Si tratta di un puzzle dal diametro di 19 cm, ed è un vero e proprio mistero che attraversa i secoli. Se terminò il suo viaggio nel XVII secoloH Ambientato nel XX secolo nel nord Italia e nelle mani del nobile veronese Ludovico Moscardo, l'astrolabio veronese ha avuto una storia lunga e ricca. Questo antico meccanismo, affascinante oggetto di studio, è segno della vera trasmissione del sapere nell'Europa medievale.