Aprile 19, 2024

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Obesità: caffeina contro grasso corporeo?

Obesità: caffeina contro grasso corporeo?

Una tazzina media di caffè contiene circa 70-150 mg di caffeina. In effetti, studi precedenti hanno indicato che consumare da 3 a 5 tazze di caffè al giorno è associato a un minor rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.

La pubblicazione di questi nuovi dati indica un’ulteriore esplorazione del potenziale ruolo delle bevande a base di caffeina “a basso contenuto calorico” contro l’obesità e lo sviluppo di disturbi metabolici, incluso il diabete di tipo 2. In effetti, il nesso causale rimane incerto.

Svelare gli effetti specifici della caffeina rispetto ad altri composti

lo studio: Questa è la sfida di questo tipo di studi, motivo per cui i ricercatori qui usano la randomizzazione mendeliana per determinare l’effetto di alti livelli di caffeina nel sangue sul grasso corporeo e il rischio a lungo termine di diabete. Malattie cardiovascolari e di tipo 2 – tra cui cardiopatie coronariche, ictus, insufficienza cardiaca e disturbi del ritmo cardiaco inclusa la fibrillazione atriale (FA). La randomizzazione mendeliana utilizza le varianti genetiche come proxy per uno specifico fattore di rischio – in questo caso, i livelli ematici di caffeina – per ottenere prove genetiche a supporto di un particolare risultato – in questo studio: peso (indice di massa corporea) e rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 I ricercatori qui si sono concentrati sul ruolo di due varianti genetiche comuni e ben documentate dei geni CYP1A2 e AHR in circa 10.000 partecipanti. I geni CYP1A2 e AHR sono correlati alla velocità con cui la caffeina viene metabolizzata nel corpo. Le persone con varianti genetiche associate al metabolismo lento della caffeina bevono meno caffè in media, ma hanno livelli più elevati di caffeina nel sangue rispetto alle persone che lo metabolizzano rapidamente. L’analisi rivela che:

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  • Livelli ematici più elevati di caffeina previsti geneticamente sono associati a peso inferiore (indice di massa corporea) e grasso corporeo inferiore;
  • Livelli ematici più elevati di caffeina geneticamente previsti sono anche associati a un minor rischio di diabete di tipo 2;
  • La perdita di peso era responsabile di quasi la metà (43%) dell’effetto della caffeina sul rischio di diabete di tipo 2;
  • Non è stata trovata alcuna forte associazione tra i livelli ematici di caffeina previsti geneticamente e il rischio di malattie cardiovascolari.

La caffeina è nota per stimolare il metabolismo.

Aumenta la combustione dei grassi e riduce l’appetito e si stima che l’assunzione di 100 mg al giorno aumenti il ​​dispendio energetico di circa 100 calorie al giorno, il che può aiutare a ridurre il rischio di obesità.

La caffeina può spiegare, almeno in parte, l’associazione inversa tra consumo di caffè e rischio di diabete di tipo 2.hanno concluso i ricercatori, che stanno pianificando nuovi studi controllati randomizzati per valutare se le bevande contenenti caffeina senza calorie possono svolgere un ruolo nella riduzione del rischio di obesità e diabete di tipo 2.