Aprile 19, 2024

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La Russia critica le dichiarazioni “inaccettabili” di Macron, che accusa Putin di “destabilizzare” il Caucaso.

La Russia critica le dichiarazioni “inaccettabili” di Macron, che accusa Putin di “destabilizzare” il Caucaso.

La Russia giovedì ha criticato i commenti del presidente francese Emmanuel Macron, che ha accusato Mosca di guidare la “destabilizzazione” del Caucaso, sul conflitto tra Armenia e Azerbaigian.

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IlLa Russia giovedì ha criticato le dichiarazioni “inaccettabili” del presidente francese Emmanuel Macron, che ha accusato Mosca di aver operato una “destabilizzazione” del Caucaso a causa del conflitto tra Armenia e Azerbaigian sull’enclave del Nagorno-Karabakh.

“Le dichiarazioni di Emmanuel Macron secondo cui la Russia utilizzerà il conflitto nel Nagorno-Karabakh per destabilizzare il Caucaso meridionale sono spaventose e totalmente inaccettabili”, ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota.

Mercoledì, il presidente francese ha dichiarato in un’intervista a France 2: “La Russia è intervenuta in questo conflitto, ed è chiaro che ha giocato la partita dell’Azerbaigian con la complicità turca, ed è tornata lì per indebolire l’Armenia”.

“È una manovra per destabilizzare la Russia, che nel Caucaso cerca di creare il caos per indebolirci e dividerci tutti”, ha affermato.

Dal punto di vista della diplomazia russa, queste “dichiarazioni ridicole del presidente francese dimostrano che Parigi non ha alcun interesse a stabilire una pace duratura nella regione e mette in dubbio la capacità del suo Paese di svolgere un ruolo costruttivo lì”.

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Il ministero afferma: “A differenza della Francia (…), la Russia ha contribuito in modo pratico alla risoluzione del conflitto”.

L’Armenia, alleato della Russia, e l’Azerbaigian, sostenuto dalla Turchia, hanno combattuto due guerre negli ultimi tre decenni per il controllo del Nagorno-Karabakh.

Il conflitto del 2020 si è concluso con un cessate il fuoco e una mediazione da parte della Russia, che vi ha schierato un contingente di forze di pace.

A settembre, almeno 286 persone sono state uccise in nuovi scontri al confine armeno-azero.