Maggio 3, 2024

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Guerra in Medio Oriente: centinaia di attivisti ebrei occupano la Statua della Libertà per esprimere la loro opinione

Guerra in Medio Oriente: centinaia di attivisti ebrei occupano la Statua della Libertà per esprimere la loro opinione

Lunedì alcune centinaia di attivisti ebrei americani progressisti hanno occupato pacificamente la Statua della Libertà a New York per chiedere un cessate il fuoco a Israele e la fine del…Genocidio dei civili palestinesi a Gaza“.

Indossano magliette nere decorate con slogan “Gli ebrei chiedono ora un cessate il fuoco“O”Non a nostro nome“Qualche centinaio di giovani hanno alzato striscioni.”Il mondo intero sta guardando“E il”I palestinesi devono essere liberi“Ai piedi della base del monumento simbolo di New York.

Le famose parole del nostro nonno ebreo (Poeta americano del XIX secolo, ndr) L’Emma Lazarus incisa su questo monumento ci obbliga ad agire per sostenere i palestinesi di Gaza che aspirano a vivere in libertà.Lo ha detto Jay Saper di Jewish Voice for Peace in un comunicato.

Ecco la poesia in questione:

O vecchio mondo, oh vecchio mondo, il tuo splendore è di un’altra epoca, che piange
Dammi il tuo povero, stanco,
Quelli nelle file affollate aspirano a vivere liberamente,
La spazzatura delle tue spiagge sovraffollate,
Mandateli a me, l’indigente, finché non venga da me la tempesta
Alzo la mia luce e illumino il cancello d’oro!

Una dichiarazione del gruppo Institute for Middle East Understanding (Imeu) chiede “Porre fine ai bombardamenti israeliani contro i civili palestinesi a Gaza“.”Finché la gente di Gaza urla, dobbiamo urlare più forte, indipendentemente dai tentativi di metterci a tacereha gridato la fotografa americana Nancy Goldin, alla presenza di funzionari eletti a New York, alcuni dei quali sono fermamente di sinistra.

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Tensione a New York

La metropoli americana, leggendaria città globale dell’immigrazione e del multiculturalismo, è scossa da un mese da manifestazioni filo-israeliane e filo-palestinesi.

New York, abitata da circa due milioni di ebrei e centinaia di migliaia di musulmani, è stata finora risparmiata dalle violenze, ma le tensioni sono evidenti, soprattutto nei campus come quello della Columbia.

Inoltre, una parte della gioventù ebraica americana molto progressista – ebrei che votano in stragrande maggioranza per il Partito Democratico – si sta ribellando contro Israele, cosa che accusano di “Genocidio” dei palestinesi a Gaza. Condannano inoltre il sostegno militare e diplomatico fornito dal presidente Joe Biden allo Stato ebraico.

Organizzazioni come la JVP hanno riunito sabato decine di migliaia di manifestanti nella capitale federale, Washington, per chiedere un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e per criticare la politica statunitense a sostegno di Israele.

Anche la massiccia Grand Central Station di Manhattan è stata occupata da un massiccio sit-in di migliaia di persone alla fine di ottobre che chiedevano le stesse richieste, e l’enorme quartiere multiculturale e trendy di Brooklyn ha visto un afflusso di migliaia di persone dieci giorni prima da parte di militanti filo-palestinesi. attivisti. Comprese le organizzazioni ebraiche americane.