Maggio 3, 2024

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Giovani e ortografia: ‘Invece di demonizzare digital e social network, dovremmo usarli come leva’

Giovani e ortografia: ‘Invece di demonizzare digital e social network, dovremmo usarli come leva’

Le sillabe vengono pronunciate ad alta voce, a volte separate e ripetute, per dare agli studenti il ​​tempo di mettere le parole sulla carta. La dettatura finale di Balfroid ha avuto luogo sabato. Con la possibilità di tornare al livello dell’incantesimo giovanile, lo denigrò. Carolyn Schippers, PhD, in Lingue, Letterature e Scienze dell’Educazione, risponde alle nostre domande. È professore alla Saint Louis University (Bruxelles) e autrice del libro Formazione alla scrittura e formazione impiegatizia nell’istruzione superiore (Ed. de Bock).

Il livello dell’incantesimo della giovinezza sta davvero diminuendo? Le valutazioni PISA internazionali non affrontano specificamente questo problema. Abbiamo indicatori specifici?

Non ci sono studi specifici in Belgio. Studi francesi (cfr icie altri ici) Osservando le competenze degli studenti che entrano all’università, hanno riscontrato un forte calo del livello di ortografia. Il contesto non è proprio lo stesso in Belgio, ma si può quasi pensare che la situazione sia simile qui. In ogni caso, che il livello scenda o meno, non si può negare che esiste un problema pervasivo.

Come spieghi queste difficoltà di ortografia?

Innanzitutto sono cambiati i programmi scolastici, sia a livello primario che secondario, ed è diminuita l’importanza che prima si dava all’ortografia.

Poi c’è il fenomeno dell’istruzione superiore: sempre più studenti frequentano l’università, il che è molto buono, ma una popolazione più numerosa che non ha più necessariamente i codici e le conoscenze dei precedenti residenti.

Infine, l’ortografia francese è di per sé una cosa molto complessa. Abbiamo iniziato a congelare le forme ortografiche nel XVI secolo, mentre la pronuncia ha continuato ad evolversi, quindi abbiamo un enorme divario tra ciò che scriviamo e ciò che diciamo.

Ci sono state grandi riforme in Spagna o in Germania, e sono rimaste aneddotiche con noi. Abbiamo un attaccamento viscerale e feticistico al linguaggio, che è qualcosa di sacro. Quindi non ha senso far sentire in colpa i giovani: se siamo onesti, tutti abbiamo i nostri dubbi di ortografia.

Il linguaggio degli SMS dei social network è spesso additato come responsabile di un basso livello tra i giovani, cosa ne pensi?

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Devi essere davvero preciso. I social network, secondo me, non sono altro che uno specchio che riflette certe pratiche. Non è stato necessariamente rilevato che l’uso di emoticon o la scrittura di brevi messaggi ha causato l’impoverimento della lingua.

Infatti quello che vediamo è che gli studenti bravi lettori e bravi scrittori sono studenti che hanno capito che, a seconda del mezzo, del tempo, del contesto e dei temi, potremo usare questo o quel simbolo, questo o quel disco . La cosa complicata è che alcuni degli oratori saranno ancora bloccati nel registro.

Quali soluzioni supportate?

Vediamo che gli studenti hanno pochissime opportunità di scrivere effettivamente un testo. C’è troppa tendenza a dare loro copioni incompleti. Molte ore sono dedicate all’insegnamento dell’ortografia, ma lavoreremo, ad esempio, su un caso particolare del precedente patto partecipativo. Quindi, ciò che serve, sia nell’istruzione primaria che in quella secondaria o superiore, sono reali opportunità per scrivere testi corretti.

Inoltre, invece di demonizzare il digitale ei social network, dovremmo usarli come leva. Possono essere strumenti molto interessanti. Gli adolescenti fanno scambi argomentativi molto ricchi. Dovremmo essere in grado di mobilitarlo nella scuola.

E poi la scrittura mobilita molte più abilità della semplice ortografia (grammatica, punteggiatura, vocabolario, conoscenza della confezione, ecc.). Se non lavoriamo su tutti questi altri aspetti, le abilità ortografiche non si svilupperanno. I giovani provenienti da contesti sociali e culturali meno privilegiati hanno spesso più difficoltà e capita anche di non voler migliorare, nonostante le loro capacità, perché ciò tradirebbe il mondo da cui provengono. Da qui l’importanza di lavorare anche sulle loro rappresentazioni ortografiche.

C’è anche tutta un’opera di riconciliazione da fare. Devi fargli divertire a scrivere.

L’ortografia, e la scrittura più in generale, sono strumenti importanti per l’emancipazione?

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Sì, è una vera questione civile e politica. Con i social network e gli usi digitali in generale, tutti stanno guidando gli usi sempre più complessi della lettura e della scrittura. E infatti chi non è abile in questi usi ne è proprio escluso.