Aprile 25, 2024

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Estradizione dell’attivista italiano Vincenzo Vecchi: caso rinviato in Corte d’Appello

Estradizione dell’attivista italiano Vincenzo Vecchi: caso rinviato in Corte d’Appello

L’attivista rischia dieci anni di carcere in Italia per “distruzione e rapina”. I fatti sarebbero accaduti durante le violenze anti-G8 a Genova nel 2001.

Tempo di lettura: 2 minuti

lMartedì la Corte di Cassazione italiana ha ribaltato la decisione di negare l’estradizione in Italia dell’attivista Vincenzo Vecchi, rifugiato in Francia dopo le violenze anti-G8 a Genova nel 2001. Una nuova Corte d’Appello.

A novembre 2020, la sentenza principale per cui è stato condannato Vincenzo Vecchi, “catastrofe e devastazione e rapina”, non ha equivalenti in Francia. Dall’arresto dell’attivista anticapitalista in Bretagna, il crimine ha concentrato le critiche sulla sua difesa e sui suoi sostenitori.


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Vincenzo Vecchi, sfidando con aria di sfida la giustizia europea

Introdotto nel codice penale italiano sotto Mussolini, prevede da otto a quindici anni di reclusione per “complicità” nel provocare un grave turbamento dell’ordine pubblico attraverso un semplice “concorso morale”.

La Corte di Cassazione, ascoltando un ricorso del Procuratore Generale di Angers dopo aver rifiutato di consegnare Vincenzo Vecchi alle autorità italiane, ha chiesto un’interpretazione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) sulla clausola della doppia incriminabilità.

Nella sua decisione emessa a luglio, la CGUE ha ritenuto che non fosse necessaria una “corrispondenza esatta” tra i reati previsti dal mandato d’arresto degli Stati membri e l’esecuzione, quindi la Francia non poteva opporsi all’estradizione. Vincenzo Vecchi in Italia.

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“L’interpretazione data dalla CGUE a una disposizione derivante dal diritto dell’Unione europea è vincolante per i giudici degli Stati membri dell’Unione europea”, ricorda la Corte di cassazione in un comunicato. Di conseguenza, l’Alta Corte di giustizia della magistratura francese ha annullato la decisione della Corte d’appello di Goubals e ha rinviato il processo alla Corte d’appello di Lione.