Aprile 26, 2024

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Bando per Progetti del Fondo di Sostegno alle Coproduzioni Cinematografiche italo-tunisine

Bando per Progetti del Fondo di Sostegno alle Coproduzioni Cinematografiche italo-tunisine

Il Centro Nazionale del Cinema e dell’Immagine (CNCI) apre un bando del fondo di aiuto per lo sviluppo di una produzione congiunta di opere cinematografiche italo-tunisine.

I produttori tunisini interessati a questo bando devono inviare i loro file di domanda al Dipartimento del Cinema, Cité de la Culture, Pôle Cinéma entro il 12 dicembre. Le domande devono essere presentate elettronicamente al CNCI al seguente indirizzo: fd-tuniso-Italien@cnci.tn

Tutte le informazioni richieste nei documenti da fornire sono visibili nel regolamento al link sottostante: https://cutt.ly/SN2gu2k

Con un accordo siglato a Cannes l’11 maggio 2018 tra il CNCI e la Direzione Generale del Cinema del Ministero della Cultura (DGC-MIC), è stato istituito un fondo di aiuto alle coproduzioni cinematografiche italo-tunisine. Ogni anno CNCI e DGC-MIC pubblicano congiuntamente un bando per progetti e film.

I contributi a fondo perduto per il co-sviluppo sono concessi a progetti di opere cinematografiche nell’ambito dell’Accordo di Coproduzione Cinematografica Italo-Tunisino concluso tra Italia e Tunisia il 29 ottobre 1988.

Il contributo è riservato a progetti di fiction, animazione e documentari di durata superiore a 52 minuti. Le opere devono essere proiettate prima nelle sale.

Per i film d’animazione possono essere presi in considerazione i costi di sviluppo grafico ei costi di produzione pilota. Verranno rimborsate solo le spese sostenute prima del primo giorno di riprese e dopo la presentazione della richiesta di assistenza.

L’aiuto è fornito sotto forma di sovvenzioni con un budget annuale di 280.000 euro (180.000 euro dall’area italiana e 300.000 dinari dall’area tunisina). La sovvenzione assegnata non potrà in nessun caso superare il 70% della spesa di sviluppo per ciascun progetto. È fissato a 30.000 euro per la regione italiana e 50.000 dinari per la regione tunisina.

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Per beneficiare delle agevolazioni, le opere cinematografiche devono, da un lato, avere almeno un produttore stabilito in Tunisia e, dall’altro, coinvolgere almeno un produttore fiscalmente residente in Italia. In caso di partecipazione di un terzo partner di coproduzione, la Tunisia e/o l’Italia saranno il/i coproduttore/i di maggioranza.

Il rapporto dei contributi dei coproduttori dei due Paesi varia dal 20% all’80%. Tali contributi finanziari devono essere proporzionati alla partecipazione tecnica e artistica dei coproduttori.

Le coproduzioni “finanziarie”, ovvero le coproduzioni prive di interventi tecnici e artistici commisurati ai contributi finanziari, non possono beneficiare di sovvenzioni di questo fondo.

Un progetto che ha già ricevuto un aiuto generale alla produzione dal Ministero degli Affari Culturali o dal CNCI, a seconda dei casi, non è ammissibile all’aiuto di questo fondo per il cinema italo-tunisino.

Le sovvenzioni sono assegnate dalla “Commissione Italo-Tunisino per l’Aiuto allo Sviluppo” composta da sei membri, tre dei quali nominati dal CNCI e tre dalla DGC-MIC. Sei membri supplenti sono nominati alle stesse condizioni.

Durante ogni commissione, una casa di produzione può presentare un solo progetto. La Commissione stabilisce i propri controlli interni e la procedura di selezione dei programmi.

I progetti vengono valutati in base a criteri di qualità artistica del progetto relativi al mercato tunisino e italiano e alla possibilità di circolazione delle opere cinematografiche a livello internazionale.

La decisione di assistenza è valida per un periodo di 24 mesi, prorogabile a 36 mesi in casi motivati ​​e per riconosciuta fondatezza. Il pagamento del contributo è a carico del CNCI quando il produttore a cui vengono trasferiti i diritti di sceneggiatura è stabilito in Tunisia, e DGC-MIBAC quando è stabilito in Italia.

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Se i diritti di sceneggiatura vengono trasferiti a due coproduttori, il pagamento del contributo spetta al CNCI quando la maggioranza dei produttori è stabilita in Tunisia e alla DGC-MIC quando è stabilita in Italia.

Se il progetto è finanziato in parti uguali ei diritti sono ripartiti tra i due coproduttori, il sussidio spetterà al CNCI se il regista risiede in Tunisia e alla DGC-MIC se risiede in Italia.

Lo stipendio viene versato su un conto bancario aperto a nome del film dalla casa di produzione tunisina. Il pagamento viene effettuato dal CNCI in tre rate, di cui la prima (60%) viene corrisposta alla firma del contratto e alla presentazione dell’accordo di cessione del diritto d’autore tra la casa di produzione tunisina e l’autore. (rubinetto)