Maggio 17, 2024

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I camionisti polacchi bloccano il confine ucraino per denunciare la concorrenza sleale | mondo

I camionisti polacchi bloccano il confine ucraino per denunciare la concorrenza sleale |  mondo

Decine di aziende di trasporto polacche hanno chiuso lunedì tre valichi di frontiera tra Polonia e Ucraina per protestare contro la concorrenza sleale delle aziende del paese vicino.

© Agenzia France-Presse

I camion sono stati bloccati in quasi tutto il traffico stradale dai manifestanti che accusano la liberalizzazione delle regole sui trasporti frontalieri da parte dell’Unione Europea per un calo delle loro entrate. Rafal Mikler, uno degli organizzatori della manifestazione, ha dichiarato all’agenzia France-Presse di Dorohosk (est): “Vogliamo ripristinare le regole della concorrenza leale”.

Conseguenze della guerra

A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Unione Europea ha abbandonato il sistema di permessi che regolava l’ingresso delle imprese di trasporto ucraine nell’Unione Europea. Secondo i camionisti polacchi, questa decisione ha portato ad un aumento del numero dei concorrenti ucraini in questo settore, con gravi conseguenze sui loro profitti. Marek Oklinski, proprietario di un’azienda di trasporti, ha sottolineato che “i costi per la manutenzione di un camion, l’assunzione di un autista, l’avvio di un’impresa o l’assicurazione sono molto più bassi” rispetto alla Polonia. “Stanno abbassando i prezzi e portando via le merci che trasportavamo prima”, ha aggiunto Oklinski. I manifestanti hanno eretto barricate simili ai valichi di frontiera di Hrybin e Korkzowa e continuano a promettere di consentire il passaggio di singole auto e di aiuti umanitari e militari destinati all’Ucraina.

“L’accordo è stato firmato dall’Unione Europea”

Il Ministero polacco delle Infrastrutture ha affermato che Varsavia non può soddisfare le richieste dei manifestanti, secondo le norme europee. “L’accordo è stato firmato dall’Unione europea. In pratica, la Polonia non ha i mezzi per ripristinare il sistema dei permessi prima della scadenza dell’accordo in questione”, ha affermato il ministero in una nota indirizzata all’Agence France-Presse, invitando i manifestanti per fermare le barricate.

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