Aprile 23, 2024

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Gazprom taglia di un terzo la fornitura di gas all’italiana Eni

Gazprom taglia di un terzo la fornitura di gas all’italiana Eni

Filippo Montefort, una raffineria del Gruppo Eni a Taranto, nel sud Italia, il 9 marzo 2022.

Gazprom ha tagliato la fornitura di gas a Eni di un ulteriore terzo, consegnando lunedì circa 21 milioni di m3, ha annunciato in un comunicato il Gruppo Italiano Idrocarburi.

La media degli ultimi giorni è stata di circa 32 milioni di m3, rileva Eni. Una piccola parte del gas fornito all’Italia dalla compagnia russa è trasportato dal Nord Stream 1, chiuso da lunedì mattina per lavori di manutenzione.

La maggior parte del gas russo fornito all’Italia passa attraverso l’Ucraina, attraverso il gasdotto TAG, raggiungendo Tarvisio, nel nord del Paese, al confine con l’Austria.

Le esportazioni di gas russe verso l’Europa sono in costante calo da quando sono iniziate le sanzioni contro la Russia. Gazprom ha interrotto le forniture di gas a diversi clienti europei che si sono rifiutati di pagare in rubli.

Il vice primo ministro russo Alexander Novak ha assicurato a metà maggio che circa la metà delle società straniere coinvolte nei contratti di fornitura di gas con Gazprom hanno aperto conti in rubli con Gazprombank per i loro pagamenti, ha citato Ria Novosti.

Eni, controllata dallo Stato al 30,3%, ha così ottemperato alle richieste di Mosca e ha aperto a fine maggio un conto con Gazprombank in euro e uno in rubli per saldare i pagamenti delle forniture di gas russo. Le quote sono pagate in Euro a seconda del gruppo.

L’Italia è riuscita a tagliare le importazioni di gas dalla Russia dal 40% al 25% lo scorso anno, grazie agli sforzi per diversificare i fornitori iniziati dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mario Draghi, capo del governo.

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Secondo Roberto Cingolani, ministro per il cambiamento ambientale, le azioni italiane erano al 55% a fine giugno e dovrebbero raggiungere il 90% entro fine anno.