Potremmo pensare che quando moriamo, tutto dentro di noi smetta di vivere, ma non è così… Infatti, un recente studio condotto da Jennifer DeBruin, professoressa di microbiologia ambientale all’Università del Tennessee, ha rivelato un elemento del nostro corpo che continuerà a vivere, anche dopo… diversi anni di morte.
Si tratta di microrganismi utilizzati principalmente per la digestione, la produzione di vitamine e per proteggerci da alcuni tipi di infezioni. Una volta morti, un fenomeno chiamato autolisi distrugge le cellule che compongono il nostro corpo, permettendo a questi famosi microrganismi di sopravvivere. Si nutriranno infatti dei batteri presenti specificatamente nell’intestino e degli enzimi delle cellule che poi decomporranno.
“Questa disgregazione cellulare è una festa per questi batteri simbiotici, consentendo loro di prosperare e prepararsi per la loro prossima casa”.“, spiega il professor DeBruyn. Una volta che il corpo si è completamente decomposto, questi microrganismi vengono rilasciati nel terreno contenente ancora i resti del DNA del loro precedente ospite. Una sorta di aldilà, per così dire.
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