È un buco nelle sanzioni europee sul gas russo? L’azienda energetica italiana Eni asseconda le richieste di Mosca e apre un conto in euro e un altro rublo presso la Gazprombank per pagare la fornitura di gas russo “nei prossimi giorni”.
Società statale italiana al 30% Bruxelles invitata all’ordine per voce del portavoce della Commissione europea Eric Mammer: “Gli Stati membri hanno preso una decisione collettiva per imporre una serie di sanzioni, quindi è naturale che gli Stati membri siano obbligati ad attuare questa decisione, che ha forza di legge nell’UE.
In via precauzionale Eni sostiene di aver aperto il conto in rubli, ma continuerà a pagare in euro alla Cosprom. Lo scopo principale è evitare un’interruzione della fornitura di gas. L’Italia importa il 40% del proprio gas dalla Russia.
Il Primo Ministro italiano ha affermato qualche giorno fa che la maggior parte delle compagnie energetiche europee ha fatto lo stesso.
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