Luglio 26, 2024

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Scala di Milano | Un italiano sostituirebbe un francese nell’amministrazione

Scala di Milano |  Un italiano sostituirebbe un francese nell’amministrazione

(Roma) La Scala di Milano, il teatro dell’opera più prestigioso del mondo, ha nominato martedì l’italiano Fortunato Ortombina direttore, ponendo fine a mesi di polemiche politiche.


A settembre il sig. Lo ha annunciato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, dopo che il consiglio di amministrazione dell’opera ha definito la nomina di Ortombina.

Sig. Il Sindaco resta in carica fino al 1C’è Agosto 2025, per agire nel frattempo, Mr. Ortombina ricoprirà il ruolo di “Amministratore designato” fino a scadenza del mandato.

La nomina di Ortombina arriva mentre il governo italiano di estrema destra del Primo Ministro Giorgia Meloni ha cercato di incoraggiare la nomina di cittadini italiani a posti di rilievo, favorendoli rispetto agli stranieri per posizioni culturali chiave.

Foto di Luca Bruno, Archivi Associated Press

Fortunato Ortombina, 63 anni, è stato coordinatore della direzione artistica della Scala dal 2003 al 2007, prima di diventare direttore artistico della Fenice di Venezia.

Il ministro italiano della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha fatto del ritorno degli italiani alla guida delle principali istituzioni del Paese una delle sue massime priorità, ha accolto con favore la nuova nomina. “Dopo tre direttori generali stranieri – Stefan Lissner, Alexander Pereira e Dominic Mayer – quello italiano torna alla Scala”, ha detto martedì.

Dominic Mayer, 68 anni, durante i suoi anni alla guida della Scala si è conquistato ampio rispetto e riconoscimento in Italia e all’estero. La sua sostituzione arriva sulla scia delle nuove norme introdotte dal governo Meloni lo scorso anno, che fissavano a 70 anni il limite di età per dirigere un teatro d’opera.

La Scala non è estranea ai dibattiti politici. Il mese scorso, prima della rappresentazione finale di un’opera-balletto che raccontava una storia di guerra, il primo ballerino della Scala Roberto Bolle, il direttore Meyer e altri membri della compagnia di ballo, dell’orchestra e della troupe si trovavano sotto un grande striscione con la scritta “Cessate il fuoco” – un riferimento alla guerra nella Striscia di Gaza.

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