Dopo aver dominato l’Argentina (44-6) venerdì, la Nuova Zelanda è diventata la prima squadra a qualificarsi per la Coppa del mondo di rugby del 2023.
Gli All Blacks si offrono la quinta finale della Coppa del mondo di rugby. Hanno tre podi (1987, 2011, 2015) e un secondo posto (1995). In finale (sabato 28 ottobre, ore 21) affronteranno la vincente del match tra l’Inghilterra, che nel 2019 ha battuto la Nuova Zelanda, o il Sud Africa, campione in carica.
L’Argentina ha aperto le marcature al 5′ dell’inizio della partita. Nonostante diverse buone fasi di gioco, il Pumas non riesce a criticare la difesa avversaria ma approfitta di un calcio di rigore calciato da Emiliano Bovelli (5°) dai pali.
Gli All Blacks hanno rapidamente invertito questa tendenza con un grande lavoro di squadra. Dopo un ‘calcio’ al limite, i terzini passano la palla a Will Jordan che deve solo sistemare la situazione (11). Nella fase successiva, dopo una buona difesa, i neozelandesi hanno dato prova di un vero attacco che si è concluso con una meta di Jordie Barrett (16°).
A cinque minuti dall’intervallo, Bovelli pensava di dare respiro agli argentini con un calcio di rigore riuscito dopo la forte pressione del campo neozelandese (35′), ma Richie Mo’unga si è preso il compito di ripristinare i nove punti Guida. La sua squadra ai rigori (38). Shannon Frizell ha segnato la seconda meta dei Lions prima di tornare negli spogliatoi con il punteggio di 20-6 (42).
Dall’inizio del secondo tempo, la squadra nera afferma il suo dominio e inizia con un tentativo di Aaron Smith (42). La seconda azione a senso unico dopo che Frizell (49′) e Jordan (62′ e 73′) hanno segnato la quinta, sesta e settima meta per gli insaziabili neozelandesi.
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