Luglio 27, 2024

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Elezioni 2024: sulla riforma dello Stato, Bart de Wever accetta la “mano tesa” di Georges-Louis Bouchez

Per Boches non vi è alcun incentivo per il Sud a perseguire una politica occupazionale aggressiva finché i sussidi di disoccupazione saranno pagati a livello federale. La settimana scorsa, di fronte al primo ministro fiammingo Jan Jambon (N-VA), non si è espresso contro le discussioni sulla riforma dello Stato, “ma nemmeno contro l’organizzazione della fine del Belgio”.

“Non capisco che il presidente della N-VA voglia parlare con il Partito Socialista, ma il Partito Socialista non vuole essere ritenuto responsabile”, ha aggiunto Bouchez.

Bart De Wever ha detto domenica di aver accettato la “mano tesa” di Bouchez. “Normalmente, fino alle elezioni, le parole sono ‘neen’, ‘nooit’, ‘non’, ‘mai’ come grida sempre Paul Magnet (presidente del Partito socialista, ndr). Ma qui si vede chiaramente che le cose stanno così in movimento”, ha detto il nazionalista.

Rivendicando la carica di Primo Ministro, Bart de Wever non facilita i futuri negoziati federali

Il signor De Wever ha fatto riferimento anche a Maxime Prévot, il leader delle persone coinvolte. Ha affermato che il signor Prevot stava “esigendo” riforme.

Il nazionalista fiammingo ha ribadito di voler diventare primo ministro di un “minigoverno” federale il cui obiettivo è organizzare il bilancio e preparare la riforma dello Stato. “Il vantaggio di questa formula è che non mi rivolgo a nessun partner in particolare. Tutti coloro che appartengono al governo vallone sono invitati a questo tavolo per lavorare insieme”.

Tuttavia, De Wever ha dichiarato che i negoziati sarebbero più facili con partiti diversi dal Partito socialista.