La vittoria è arrivata. L’Unione Europea da oggi in poi darà la possibilità agli stati membri di poter applicare aliquote Iva ridotte non solo a libri e giornali cartacei ma anche a quelli in formato digitale.
In prima linea ci sono stati soprattutto gli editori italiani in questa battaglia, insieme alla Francia e al Lussemburgo, che già applicavano l’Iva ridotta ai libri elettronici. L’Italia l’ha fatto con la Legge di Stabilità del 2015, difatti l’Iva sugli ebook era stata abbassata dal 22 al 4%, come per i libri di carta.
Rimbalzato sulla rete la campagna social #unlibroèunlibro, condivisa dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e l’Associazione Italiana Editori (Aie), ritenendosi ambo le parti soddisfatte del risultato.
La riduzione fa parte nel pacchetto legislativo con cui la Commissione europea riforma il sistema di funzionamento dell’imposta per le vendite online. L’obiettivo delle nuove norme è semplificare il sistema esistente e sostenere lo sviluppo dell’e-commerce transfrontaliero