Contestazione dei cavesi verso l’operato dell’Ente? Sparano risponde: “A breve è previsto il rinnovo del direttivo. Fatevi avanti”.
Cava de’ Tirreni. «Il popolo cavese deve cominciare a credere nei festeggiamenti. Se si fosse sollevato per far fare la processione avremmo forse ottenuto qualcosa. Io ho provato a scrivere al Papa ma le regole sono le regole».
Così Mario Sparano, presidente dell’Ente Montecastello, questa mattina in conferenza stampa insieme al sindaco Vincenzo Servalli e all’assessore Armando Lamberti per definire il calendario dei festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento. Il riscontro è chiaro: i cavesi sono sempre più disaffezionati alla celebrazione e Sparano avrebbe voluto maggior supporto nel perorare presso la CEI e la Santa Sede la causa per lo svolgimento della processione eucaristica. Quantomeno lo stesso interesse dimostrato in più occasioni per lo sparo dei fuochi dal Castello.
Dal punto di vista economico il riscontro è analogo: anche quest’anno, a fatica, si è riuscita a racimolare per miracolo la somma necessaria all’accensione dell’Ostensorio che – a una stima più accurata e successiva – è risultata essere di circa 5 mila euro. Di questi appena un migliaio raccolti con la questua, il resto invece grazie alla donazione generosa del Coro di Santa Cecilia.
E se mancata contribuzione e progressiva disaffezione fossero dovute a una critica nella gestione dell’Ente? Una domanda che Sparano sembra essersi già posto e a cui ha dato una risposta chiara: «L’Ente è aperto a chiunque voglia farne parte e avanzare proposte. Poi a settembre ci sono le elezioni per il rinnovo del direttivo. Fatevi avanti».