Il referendum non prevede quorum perché non si tratta di un voto abrogativo
Le votazioni si svolgeranno domenica 29 marzo 2020, dalle ore 07.00 alle ore 23.00
Con D.P.R. 28 gennaio 2020 è stato indetto il referendum, ex art.138 della Costituzione, per l’approvazione del testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.240 del 12 ottobre 2019.
Il testo del quesito referendario è il seguente:
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019?».
La consultazione popolare è rivolta alla conferma o meno della riforma che taglia il numero dei parlamentari dagli attuali 945 complessivi a 600 totali (200 senatori e 400 deputati).
La consultazione non avrà quorum, perché non si tratta di un voto abrogativo.
Per la validità del referendum costituzionale è sufficiente che i consensi superino i voti sfavorevoli. Se il risultato della consultazione è positivo, il Capo dello Stato promulga la legge. In caso contrario, è come se la legge non avesse mai visto la luce e l’esito della consultazione viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.