Aprile 25, 2024

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Proroga bonus energia e IVA 6% fino a marzo!

Proroga bonus energia e IVA 6% fino a marzo!

Il governo federale ha deciso a settembre di mettere in atto un pacchetto essenziale per aiutare i titolari di contratti residenziali di gas ed elettricità. Si è deciso di pagare un premio mensile di 135 euro per il gas e 61 euro per l’energia elettrica per i mesi di novembre e dicembre. In effetti, questo bonus non è stato dato a tutti a novembre. In questo caso al taglio di dicembre andrà ad aggiungersi il taglio previsto per questo mese.




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Durante la riunione di bilancio di ottobre, l’esecutivo ha deciso di prorogare questo pacchetto fino alla fine dell’inverno, cioè per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2023. Questa misura, presa dal ministro dell’Energia Tinne Van der Straeten, è approvata .

Il parlamento federale ha anche approvato una proroga fino al 31 marzo dell’imposta sul valore aggiunto, che era stata ridotta al 6% su gas ed elettricità contenuta in un disegno di legge del ministro delle Finanze Vincent van Peteghem.

Fino ad allora, questo calo dovrebbe essere sostenuto dalla riforma delle accise su questi prodotti. Questa procedura solleva polemiche tra la maggioranza. Nella nota esplicativa si legge al riguardo: “La riduzione definitiva dell’aliquota Iva per le forniture di gas ed energia elettrica è uno strumento che il governo sta valutando molto seriamente insieme ad una profonda riforma dell’accisa che si applica a quelle prodotti.

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Previsti 3,5 miliardi

È stato certificato anche il dispositivo che genera profitti in eccesso realizzati nel settore energetico, sostenuto dalla signora Van der Straeten.

Il primo testo contiene un contributo di solidarietà imposto a Fluxys, il gestore della rete di trasporto del gas che ha percepito una rendita eccezionale con l’impegno europeo a riempire gli impianti di stoccaggio del gas naturale. Un utile atteso di 300 milioni di euro.

L’imposta sugli utili in eccesso dei produttori di elettricità, in particolare Engie, l’operatore della flotta nucleare belga, ha generato le maggiori polemiche. La sua approvazione da parte del governo fa seguito a un accordo europeo a lungo negoziato entro pochi giorni. Si applicherà al periodo compreso tra il 1° agosto 2022 – quando sono stati osservati picchi di prezzo sui mercati perché la Germania forniva grandi quantità sui mercati – e il 30 giugno 2023. Si basa su un’imposta del 100% sui profitti realizzati di € 130 per MWh.

Infine, la Camera ha approvato il contributo di solidarietà dovuto dal settore petrolifero. Questo sarà richiesto per gli esercizi finanziari 2022 e 2023 e ha un ricavo totale stimato di 600 milioni di euro.

In totale, gli utili in eccesso sono stimati in 3,5 miliardi di euro.