Prevenzione e multidisciplinarità, i mezzi per una buona prassi medica
Prevenzione diventa parola chiave quando si parla di salute per due semplici e a volte sottovalutati motivi: maggiore efficacia e promozione di una politica sanitaria complessiva territoriale con notevoli risparmio per le casse del servizio sanitario pubblico.
Per riuscire a centrare tali obiettivi il punto centrale diventa l’approfondimento nell’ambito della prevenzione. E’ ciò che è emerso ne corso del convegno sulla “Prevenzione e multi-disciplinarietà” promosso e organizzato da FarmaeBenessere sabato scorso presso l’Holiday Inn.
In particolare l’obiettivo è stato approfondire le conoscenze nell’ambito della prevenzione che viene distinta in:
primaria, quando agisce prima della comparsa della malattia, agendo sull’ambiente con azioni di bonifica, e, sull’uomo, con l’educa-zione sanitaria;
secondaria, quando agisce durante il periodo di latenza clinica della malattia attraverso un accertamento diagnostico precoce, che ne consente l’individuazione in una fase asintomatica su persone apparentemente sani attraverso gli screening;
terziaria, quando agisce dopo l’insorgenza della malattia con interventi tesi al recupero ed alla riabilitazione del soggetto invalido, inabile, convalescente, ammalato.
Ne abbiamo parlato con il dottore Raffaele Giordano, responsabile scientifico del convegno.