Aprile 20, 2024

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Molti vaccini ora possono essere somministrati in farmacia

Molti vaccini ora possono essere somministrati in farmacia

Dopo l’iniezione protettiva Se covid 19 E contro l’influenza stagionale, molti altri vaccini possono ora essere somministrati dai farmacisti di comunità, a partire da lunedì 7 novembre.

Il provvedimento, approvato dall’Alta Autorità sanitaria (HAS), a giugno, mira a migliorare la copertura vaccinale in Francia, considerata non sufficientemente elevata, nonché a facilitare il viaggio dei francesi disposti a farsi vaccinare. Il terzo obiettivo desiderato: ridurre il sovraffollamento negli studi medici.

► Quali vaccini sono interessati da questa misura?

Secondo il Sindacato nazionale dei farmacisti, in farmacia ora possono essere somministrate quattordici siringhe. Oltre all’influenza stagionale che La campagna di vaccinazione è iniziata il 18 ottobrei farmacisti comunitari sono autorizzati a somministrare le undici vaccinazioni obbligatorie: contro difterite, tetano, poliomielite, pertosse, meningite batterica, epatite B, infezioni da pneumococco, meningite C, morbillo, parotite e rosolia.

Tuttavia, altri vaccini raccomandati sono stati aggiunti a questo elenco. È inoltre possibile vaccinarsi in farmacia contro rabbia, epatite, papillomavirus umano e altri meningococchi (A, B, Y e W).

Come si fa la vaccinazione in farmacia?

Per ricevere un vaccino da un farmacista certificato, devi avere almeno 16 anni e avere una prescrizione. Pertanto, ora è necessario prendere un solo appuntamento con il medico (per la prescrizione), rispetto ai due precedenti.

In futuro, potrebbe essere possibile saltare la casella “studio medico”. Nell’ambito del Social Security Funding Bill 2023, il governo sta valutando la possibilità di incaricare i farmacisti di prescrivere vaccini.

Le vaccinazioni sono compensate in farmacia?

L’iniezione fatta in farmacia è attualmente di 7,50 euro. A causa del carico di lavoro aggiuntivo associato a questo nuovo incarico, il prezzo sarà aumentato a 9,50 euro a partire dal 1 gennaio 2023. Una misura rimborsata dall’assicurazione sanitaria.

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