Questo giovedì, 9 giugno, tre giorni prima del primo turno delle elezioni legislative, diversi sindacati dell’ospedale universitario di Besançon hanno raccolto la stampa per sottolineare l’inevitabile deterioramento del sistema sanitario francese.
Il Covid non è il motore del deterioramento a cui stiamo assistendo oggi.
Mark Boiravo (CFDT)
Mark Boiravo (CFDT) ha aperto la conferenza con il fatto: “Il Covid non è il motore del deterioramento che stiamo vedendo oggi nel sistema sanitario. La chiusura dei letti, quasi 100.000 posti letto in 22 anni, si basa sul fatto che i diversi governi non sono prestando attenzione ai nostri avvisi successivi Ospedali, ospedali, case Assistenza anziani e cliniche… Oggi siamo riusciti ad esaurire tutto il personale, operatori sanitari, tecnici e amministratori Come si fa bene quando si deve essere presenti 305 giorni all’anno, fornendo assistenza con l’11% in meno di agenti senza dimenticare l’aumento dell’assenteismo?”
Marc Paulin (Sud Santé Sociaux) continua con uno sguardo alla storia: “Nel 1945 uomini e donne hanno creato un sistema sanitario straordinario e il mondo lo ha accolto con favore, ma dal 2000 quel sistema è stato minato ogni anno. In un anno. Cosa si può fare quando non si può fare? Le istituzioni sanitarie dovrebbero reclutare e ricevere pazienti in buone condizioni? Come si fa quando i candidati alle elezioni non vengono a incontrarci per discutere i veri problemi sul campo e hanno il sopravvento ?”
Problema di polarizzazione
Occupazione, qualità del lavoro, difficoltà, riconoscimento, l’ospedale secondo loro è sull’orlo del collasso. Ludivine Vinel (FO) vede la sua vita quotidiana deteriorarsi giorno dopo giorno: “Siamo venuti ad assumere persone non qualificate che si ‘comportano come…’ e conosco molto bene questo metodo perché è così che ho iniziato. Il lavoro è complicato, la salute è complicata. Successione? Gli studenti vengono?” Infermieri e assistenti infermieristici per fare uno stage nei nostri servizi e vedere come va, e non è facile motivarli dopo”.
Riuniti attorno a un tavolo per “Creare il sistema sanitario di domani”
La rappresentante sindacale Isabel Corte sa che il futuro deve essere scritto diversamente. “Dato che l’ospedale come impresa è incompatibile con i servizi che dovrebbe fornire ai residenti, e non è stato creato nulla di buono dalle politiche liberali dei responsabili politici, ora è il momento di agire sui bisogni immediati e futuri.
Con una sola voce, i sindacati oggi si aspettano solo una cosa: “È ora di sedersi attorno a un tavolo per creare il sistema sanitario di domani”.
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