Un dato provvisorio ma allarmente quello diffuso dall’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, che rende disponibili i numeri di una triste realtà: sono 173.892 gli incidenti stradali registrati nell’anno 2015 con lesioni a persone, e che hanno provocato 3.419 vittime (morti entro il 30°giorno) e 246.050 i feriti.
L’aumento dei morti in incidenti stradali ha riguardato in particolar modo i motociclisti (769,+9,2%) e i pedoni (601,+4,0%). Sono 748 maschi e 671 femmine le vittime di incidenti stradali. I conducenti deceduti sono 2.342 (2.094 uomini e 248donne), i passeggeri 476 (269 uomini e 207donne) e i pedoni 601 (385 uomini e 216 donne). Sia per gli uomini che per le donne, la classe di età con il maggior numero di decessi è quella tra i 20 e 24 anni.
Tra i comportamenti errati più frequenti, sono da segnalare la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di sicurezza e precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 44,0% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano:
1) l’eccesso di velocità;
2) il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza (cinture, casco, occhiali da vista, auricolari e sistemi di ritenuta per bambini);
3) l’uso improprio di telefono cellulare alla guida.