“Metto la parola fine a questi dolorosi 7 anni duranti i quali il mio nome è stato associato a quello di certi personaggi”.
Cava de’ Tirreni. “Prima di entrare nel merito delle motivazioni che mi hanno spinto ad invitarvi a questa conferenza stampa, ci tengo a precisare che, chiarita la mia posizione giudiziaria e uscito da questo incubo durato 7 anni, non ho nessuna intenzione di tornare in politica. Quello per me è un capitolo ormai concluso”.
Inchiesta: il Gup ha disposto il non luogo a procedere per Carleo e altre 8 persone
Con queste parole l’ex assessore Alfonso Carleo apre l’incontro con la stampa tenutosi a Palazzo di Città a pochi giorni dalle prescrizioni arrivate per i rappresentanti della politica ma anche imprenditori e dirigenti amministrativi coinvolti nell’inchiesta denominata “Tsunami”. Al termine dell’udienza preliminare, infatti, il Gup Gerardina Romaniello ha disposto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Alfonso Carleo, insieme ad altre 8 persone.
Carleo, che in questi anni ha preferito mantenere uno stretto riserbo sull’inchiesta che lo vedeva coinvolto, ha deciso di incontrare la stampa: “Rompo il silenzio con questa conferenza stampa, perché voglio mettere la parola fine a tutta questa vicenda e soprattutto non voglio più essere associato a certi personaggi che sono stati affiancati al mio nome in questi anni”.
E sulla prescrizione chiarisce: “La prescrizione non mi restituisce la serenità persa in questi sette anni. La via della rinuncia alla prescrizione avrebbe significato protrarre questa agonia per altri dieci anni per me e la mia famiglia”.