Marzo 29, 2024

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Il Marocco, il futuro attore globale dell’idrogeno, secondo il Financial Times

L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) ha condotto un’indagine dalla quale è emerso che il Marocco è tra i migliori paesi per diventare il principale produttore di idrogeno che avrà la capacità di influenzare i prezzi, viste le politiche di sussidio e la disponibilità di energie rinnovabili. Ha preso la top five insieme ad Australia, Cile, Arabia Saudita e Stati Uniti.

Citando il Financial Times, un rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) stima che l’aumento dei prezzi del gas in Europa potrebbe anche accelerare la transizione verso l’energia pulita e l’adozione dell’idrogeno verde come alternativa al petrolio e al gas. Questa sostanza ricavata dall’acqua e dall’uso di elettricità rinnovabile sta attirando l’interesse di molti paesi che vogliono ridurre le proprie emissioni a zero entro il 2050.

I produttori di combustibili fossili possono passare alla produzione di idrogeno. È il caso dell’Arabia Saudita, che sta lottando per diventare “il produttore di idrogeno verde più economico del mondo”, in particolare per porre fine alla sua dipendenza da petrolio e gas. Il Financial Times afferma che “l’idrogeno verde proviene da elettricità rinnovabile e l’idrogeno blu dal gas naturale”. Per raggiungere gli obiettivi climatici, la seconda forma deve essere combinata con il sequestro del carbonio, al fine di ridurre l’impatto delle emissioni di gas serra.

D’altra parte, il mercato si svilupperà con una dinamica “regionale piuttosto che globale” e molti paesi saranno in grado di produrre gas sintetico. Pertanto, “è improbabile che i profitti raggiungano i livelli di cui hanno goduto tradizionalmente i produttori di petrolio e gas”. La stessa fonte ha indicato che l’idrogeno potrebbe fornire il 12% del fabbisogno energetico mondiale entro il 2050, se le emissioni fossero ridotte in modo significativo per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.

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IRENA prevede l’emergere di una “nuova mappa della geopolitica energetica” e della “diplomazia dell’idrogeno” con l’aumento della produzione a livello mondiale, in particolare nei paesi principalmente coinvolti. In tutto il mondo, paesi noti per essere i maggiori consumatori di energia (USA, Cina, UE, Giappone, India e Corea del Sud) hanno fatto dell’idrogeno una componente chiave dei loro piani energetici.