Aprile 25, 2024

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Il caustico e determinato regista italiano Nanni Moretti in nove film indimenticabili

Il caustico e determinato regista italiano Nanni Moretti in nove film indimenticabili

Presenta il suo ultimo film a Cannes. Il regista Nanni Moretti è in lizza per la Palma d’Oro con “Il Sol Dell’Avvenire”. Ecco uno sguardo ad alcuni dei suoi migliori film durante la nona selezione italiana di Cannes.

Il regista Nanni Moretti torna a Cannes per presentare il suo sedicesimo film. Sole futuro. È la nona selezione alla cerimonia per il regista italiano vincitore della Palma d’oro nel 2001. Stanza del figlio. Dai uno sguardo agli otto film più memorabili del regista.

1 “Ecce Bombo” (1978)

Ecce Bombo Secondo film di Nanni Moretti ed è già un successo, visto che viene selezionato al Festival di Cannes nel 1978. L’azione di questa commedia si svolge in Italia durante gli anni principali. Il regista saggia il ruolo di Michelle, una giovane regista degli anni Sessanta. È un personaggio centrale nella filmografia di Moretti, come lo vediamo in molti dei suoi film, spesso con una dimensione autobiografica.

Il film segue un giovane regista e Sylvia. Si è unito al movimento nel 1977. Una frase è famosa: “Faccio cose, vedo persone“, (“Faccio cose, vedo persone“).

2 “Sogni d’oro” (1981)

Dopo tre anni, Nanni Moretti torna con un nuovo film. Sogni d’oro (Sogni d’oro, in francese). Il pubblico vede il personaggio di Michael come una corrispondenza completa questa volta con il regista emergente Gizio Cimino. Questa commedia drammatica ottiene un nuovo successo, grazie al quale Nanni Moretti vince il Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1981.

3 “La messa è finita” (1985)

La messa è finita I due temi prediletti da Nanni Moretti sono: la religione e la famiglia. In questa commedia drammatica con protagonista il regista, un giovane sacerdote che vive da dieci anni su una piccola isola viene assegnato a una parrocchia di Roma. Lì scopre i suoi seguaci, le loro contraddizioni e le loro angosce. Il giovane deve rivolgersi alla sua famiglia, con la quale si rende conto di essere completamente alienato.

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In questo film, senza dubbio, si vede decisamente il “piede” di Moretti: un cinema amaro, che tratta cose profonde, ma a volte con umorismo. La messa è finita Ha vinto l’Orso d’argento per il Gran Premio della Giuria alla Berlinale nel 1986.

4 “Spinattello rosso” (1989)

Un uomo, sempre lo stesso Michael (Tata Moretti), che ha perso la memoria a seguito di un incidente, sembra scoprire di essere un componente di una squadra di pallanuoto e di essere comunista. Durante una partita, il passato riaffiora, rivivendo i ricordi della sua infanzia e dei suoi esordi al PCI. Da questa partita, Moretti trae le sue dure verità sull’Italia degli anni ’80 (pre-Berlusconi) e del suo tempo, con un’inquietante canzone di Franco Battiato come sottofondo: E io verrò a cercarti. Un film che fa la storia in Italia.

5 “Diario” (1994)

Potrebbe essere un film biografico su Nanni Moretti. Il regista, che interpreta anche il ruolo principale, immerge il pubblico nel cuore del suo diario. Il tutto in tre fasi: la prima parte del film è incentrata sui viaggi in Vespa del regista per Roma; il secondo è dedicato alle isole italiane; Il terzo nel rapporto di Moretti con i medici e le peregrinazioni cliniche seguì il linfoma di Hodgkin.

Fu con questo film che Nanni Moretti ottenne fama internazionale, vincendo un premio per la sua regia al Festival di Cannes.

6 “Aprile” (1998)

Ancora una volta questo è un film politico molto personale, ma eccellente, di Nanni Moretti. In aprile, il regista recita accanto alla madre, alla moglie e al figlio. L’azione inizia la sera della vittoria elettorale di Silvio Berlusconi in Italia nel 1994. Nanni Moretti vuole realizzare un documentario sulla campagna elettorale di Umberto Bossi, il candidato regionalista e populista della Lega Nord, ma diversi eventi glielo impediscono.

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Il film è stato presentato come selezione ufficiale al Festival di Cannes del 1998.

7 “La stanza del sole” (2001)

Per il suo nono film, Nanni Moretti affronta uno dei suoi temi preferiti: la psicoanalisi. Il regista è uno psicoanalista che esercita in un piccolo paese del nord Italia. Lo spettatore è portato via dai ritmi neurologici che i pazienti esprimono al medico. Una domenica, mentre corre con suo figlio, uno dei suoi pazienti lo chiama urgentemente. Ma suo figlio scompare e il film assume la forma di un dramma familiare.

Il film è stato un incredibile successo di critica. È stato presentato in concorso al Festival di Cannes, dove ha vinto la Palma d’oro nel 2001.

8 “Abbiamo un Papa” (2011)

In Papa, Moretti regala a Michael Piccoli una delle sue ultime apparizioni sullo schermo, ma anche uno dei suoi ruoli migliori. L’attore francese interpreta il Papa lì. Raramente Moretti sceglie di mostrare lo svolgersi di un conclave o l’elezione di un sovrano pontefice. Viene eletto il cardinale Melville (Michael Piccoli), ma, mentre si affaccia al balcone e si rivolge ai fedeli riuniti in piazza San Pietro, viene colto dal panico. Quella che segue è una lunga riflessione su religione, dovere e psicologia, un film dall’umorismo profondamente umano e morettiano.

9 “Tre piani” (2021)

Tre piani è un adattamento di Tre pianiUn romanzo dell’autore israeliano Eshkol Nevo, pubblicato nel 2015. Nanni Moretti percorre con la sua macchina fotografica tre piani di un palazzo, tre famiglie diverse, ma sempre gli stessi temi: i genitori, la giustizia, la convivenza…

Il film è stato selezionato in concorso al 74° Festival di Cannes e non ha vinto alcun premio. I critici della stampa, italiana o internazionale, sono molto divisi.

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