Aprile 17, 2024

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I tre moschettieri: Douma è stato assassinato

I tre moschettieri: Douma è stato assassinato

Il cinema francese, come la Repubblica, cerca di rivendicare il proprio territorio. dopo l’offensiva invernaleAsterix e il Medio Regnoecco la primavera di I tre moschettieri Lanciato nelle sale. Difenderanno Dungeons and Dragons et al Super Mario Bros. ? Come Macron e la sua riforma delle pensioni, lo studio Pathé crede così tanto in lui che fin dall’inizio ha dichiarato che questo film è solo la prima parte di un dittico (già girato). Potrebbe dover inventare l’equivalente di 49,3 per un pezzo solido di una produzione che getta nell’oblio dalla storia del cinema il blando candore dei film del passato.

è diviso

L’azienda fa parte della grande divisione: il desiderio di difendere il patrimonio letterario francese pretendendo di rispolverarlo alla luce degli standard globali. L’azienda è anche un’arma a doppio taglio in un’epoca di guerre culturali.

Modernizzare un’attività del genere farebbe arrabbiare i conservatori per le libertà. A proposito, gli sceneggiatori sono più reali di Dumas. Sembrano dimenticare che i Cavalieri cercavano meno di salvare l’onore della Francia e della monarchia quanto di proteggere dalla disgrazia di un’élite fanatica e di una regina traditrice alla rottura di un matrimonio politico (un ruolo in cui quest’ultima sarebbe divertente da trovare Sissi Vicky Krieps).

La trama rimane fedele: con il duca di Buckingham, i bottoni di contrattazione e le macchinazioni dell’ingannevole Richelieu. Dal momento che nessuno legge più, possiamo permetterci di aggiungere un piccolo strato sulle guerre di religione, i fanatici di corte e le divisioni come i fuochi d’artificio finali del complotto di Kennedy sullo sfondo di un matrimonio reale. Siamo qui per impressionarti: non c’è bisogno di riprodurlo in modo affidabile.

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Dal punto di vista della recitazione, vola in alto ma testimonia anche i limiti del cinema francese quando vuole mettersi in mostra. Vincent Cassel e François Civil sono troppo vecchi per i rispettivi ruoli. Romain Duris respinge la sua colonna sonora nel satirico Casanova che inizia Smells of Mothballs. Passando dall’Imperatrice d’Austria alla Regina di Francia, Vicky Krebs è ugualmente infelice nella sua bellezza, ma con poca difesa qui. In Luigi XIII evapora, Louis Jarel ha poco da fare. Ma almeno evita di giocare alla follia reale. Quanto a Eva Green, è vestita come lo spirito dannato di Richelieu. Niente di nuovo neanche per lei ma l’abbiamo già vista più raffinata.

Mancanza di abilità

La scarpa mordicchia soprattutto sul tono dell’insieme: al film mancano la bravura, l’umorismo e il lirismo che hanno fatto di Dumas il maestro e il modello del romanzo storico francese. Martin Borbone (Eiffel) offre in alternativa solo un’oscurità di semitono, battaglie che mirano a essere più tese ma diventano illeggibili man mano che ti avvicini a Hollywood e all’Asia senza incontrare i loro ostacoli.

D’Artagnan interpreta uno zombi rianimato all’inizio del film, uccidendo gli scagnozzi del cardinale durante il suo duello fallito con Athos, Porthos e Aramis. Il primo si risveglierebbe accanto al cadavere di una donna che Jack lo Squartatore non avrebbe smentito, il secondo sarebbe bisessuale (è Duma che viene uccisa, le tradizioni potrebbero gridare) e il terzo torturerebbe (con una croce) il povero disgraziato. Per un film che ha pretese di intrattenimento di massa, lo abbiamo visto come facile da capire…

I tre moschettieri – d’Artagnan Scritto da Martin Bourboulon Sceneggiatura di Alexandre de la Bataille, Mathieu Delaporte con François Civil, Vincent Cassel, Romain Duris, Beau Marmay, Vicki Krebs, … 2 ore 01

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