Aprile 20, 2024

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Guerra in Ucraina: i russi in Bulgaria celebrano Vladimir Putin

Guerra in Ucraina: i russi in Bulgaria celebrano Vladimir Putin

Malinov è stato accusato nel 2019 di spionaggio per conto di Mosca e nello stesso anno è stato insignito dell’Ordine dell’Amicizia da Vladimir Putin.

Per i bulgari, amare la Russia è come amare tua sorella, tua madre‘, è stato lanciato domenica, tra gli applausi della folla.

Tra i più giovani a partecipare alla manifestazione c’era il capo della Formazione della Gioventù Comunista, Georgy Ivanov, 17 anni, avvolta in una bandiera in onore di Stalin.

Apprezzo i regimi autoritari perché garantiscono l’unità senza preoccuparsi delle minoranze etniche e sessuali‘, sostiene questo studente delle superiori, che non è rimasto molto colpito dalle accuse di crimini di guerra presumibilmente commessi da Mosca in Ucraina.

stallo politico

Accanto a lui, la settantenne Veneta che non ha voluto fare il suo cognome, tiene un cartello Difesa dei “referendum” per l’annessione della Russia, che si sono svolti in quattro regioni ucraine…Auguro la stessa sorte alla Bulgaria.

I due paesi condividono lingue vicine, l’alfabeto cirillico e il cristianesimo ortodosso. Sotto la dittatura comunista, Sofia era considerata il più forte alleato di Mosca.

Quasi la metà dei bulgari crede ancora che la Russia non sia responsabile della situazione attuale e molti si oppongono alla consegna di armi a Kiev, secondo un sondaggio Eurobarometro condotto ad aprile.

Una settimana prima che si tengano le nuove elezioni legislative in questo paese pieno di crisi politiche, ci rammarichiamo per la stabilità del passato.

Per Tatiana Ivanova, una russa di 66 anni che vive in Bulgaria da 40 anni, “è un peccato che i bulgari, perlopiù russi, si siano lasciati governare da un pugno di filo-occidentali”.

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Nel suo mirino c’è l’ex primo ministro liberale Kirill Petkov, un filo-europeo travestito. Vincitore dell’ultimo scrutinio nel novembre 2021, il suo governo è stato rovesciato da un voto di sfiducia a giugno.

Domenica proverà a tornare al potere. Ma il compito sembra arduo: il conservatore Boyko Borisov, che ha guidato il Paese quasi ininterrottamente dal 2009 all’aprile 2021, è il vincitore anche se, secondo gli analisti, farà fatica a formare una coalizione.

Dopo quattro voti in un anno e mezzo, già nei prossimi mesi si prevede un ritorno alle urne.