Cava de’ Tirreni. Le immagini parlano più di mille discorsi. La casa di Pina Fariello non c’è più. E’ stata inghiottita dalle ruspe che, inesorabili, questa mattina si sono abbattute sullo scheletro di quello che una volta era il nido di una famiglia.
La storia di Pina è comune a tanti altri in Città. Immagini e video diventano crudele presagio per coloro che sanno di avere il proprio nome scritto poche righe più giù sulla lista degli abbattimenti.
Oggi non c’è uno slancio alla difesa di chi ha costruito senza autorizzazioni, ma la presa di coscienza che esiste un corto circuito istituzionale su come gestire la questione abusivismo, soprattutto per quelle che sono uniche abitazioni e ancor di più per quelle che erano state acquisite a patrimonio comunale e destinate ad housing sociale.
Intanto sul suo profilo social, Pina ha commentato: “Questa storia purtroppo non ha un lieto fine perché oggi, questa casa realizzata con tanto amore tanti sacrifici e tanto cuore, è stata demolita da uno Stato che non è riuscito a garantire un tetto ad un proprio cittadino….Vergogna”.