Cava de’ Tirreni. Pronto il piano smaltimento dell’amianto rinvenuto sul territorio cittadino, ma bisognerà snellire le procedure per velocizzare le operazioni di rimozione dell’eternit.
L’amministrazione comunale ha, infatti, predisposto circa 30 mila euro per le operazioni che verranno effettuate nel corso dell’anno.
Si tratta di un intervento che, stando a una prima stima, dovrebbe permettere di poter raccogliere e smaltire almeno tre tonnellate di amianto e bissare così quanto già fatto nel corso del 2016.
È ormai storia tristemente nota che il territorio cittadino è interessato da numerosi fenomeni di abbandono di rifiuti speciali pericolosi. In particolare, sia in aree periferiche che in strade centrali o semicentrali, è facile rinvenire manufatti in cemento-amianto, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. «Dato il carattere episodico e non prevedibile dei fenomeni – fanno sapere dal Comune – l’ufficio ambiente provvederà alla rimozione e alla bonifica, previo affidamento a ditte specializzate del settore».
Il problema, però, è che la procedura – avviata dal soggetto che opererà la bonifica e che coinvolge l’ASL al rilascio del nulla osta al piano di lavoro – fa sì che i tempi per la materiale bonifica dei siti interessati da abbandono di rifiuti pericolosi siano poco compatibili con le esigenze di tutela dell’ambiente e della pubblica salute. Per questo motivo il servizio deve prevedere una messa in sicurezza del materiale, affinché il potenziale pericolo venga annullato e smaltito in tempi più celeri.
La soluzione predisposta da Palazzo di Città è quella di avviare una gara che preveda l’affidamento di un servizio, comprensivo della pratica e oneri Asl e di ogni altro onere derivante dall’attività, in modo da prevedere la possibilità per l’appaltatore di intervenire ogni qualvolta se ne presenti la necessità, fissando un prezzo omnicomprensivo, legato sia al costo unitario di smaltimento che al costo delle spese amministrative da sostenere.