Il camper di Poste Italiane a Passiano non eroga o riceve contanti. “Dichiarazione di guerra” all’ente postale da parte dei cittadini e dei rappresentanti dell’amministrazione per chiedere maggiori servizi e meno disagi.
Cava de’ Tirreni. Sta causando non pochi problemi il camper sostitutivo installato da Poste Italiane al posto dell’ufficio postale della frazione di Passiano, dopo la chiusura dell’immobile che tra le altre cose ospitava anche la scuola “G. Pisapia”.
La segnalazione dei cittadini è arrivata così al consigliere comunale Luca Narbone.
A quanto pare il camper, infatti, permette operazioni postali solo tramite l’uso di carte di credito e bancomat. Cosa, questa, che costringe l’utenza – e soprattutto gli anziani – a dover prelevare i soldi della pensione o pagare bollette in contanti altrove. Un servizio-non-servizio, dunque, che di fatti non risolve o quantomeno allevia i disagi causati dalla chiusura dell’ufficio postale per le gravi carenze strutturali riscontrate nell’edificio che lo ospitava.
Petizione con oltre 1000 firme alla mano, Luca Narbone ha fatto sapere di aver sollecitato l’Poste Italiane a rimediare mentre l’amministrazione è a lavoro per reperire – tramite finanziamenti o l’accensione di un mutuo – le somme necessarie, circa 1 milione e 400 mila euro, per mettere mano ai lavori di messa in sicurezza della scuola e riaprire entro 18 mesi.